La prima accoglienza: il Dormitorio

La nostra prima risposta (sia in termini cronologici che «progettuali») al bisogno di accoglienza è stata, l’8 novembre 1998, l’apertura del dormitorio Casa San Giuseppe. Da allora al 2015 sono state accolte più di 430 persone: uomini con regolare permesso di soggiorno di tutte le età e le provenienze (dalla Russia al Cile, facendo il giro del mondo).

Il dormitorio Casa San Giuseppe è una struttura di prima accoglienza aperta ogni giorno dalle 20.00 alle 8.00 con la presenza di un volontario di riferimento fino alla mezzanotte, mentre per la notte é garantita in alternativa la presenza di un volontario o di un custode.

La Casa può accogliere fino ad un massimo di sei uomini, italiani o stranieri con un regolare permesso di soggiorno, che accedono al servizio di accoglienza tramite la segnalazione da parte di un ente di assistenza (Servizi sociali territoriali, Caritas…) ed un colloquio con il coordinatore e con Don Marco o un rappresentante della Caritas della Parrocchia di San Domenico.

Ogni sera un volontario apre il dormitorio e trascorre la serata con gli ospiti presenti. Ad ogni ospite è messo a disposizione un posto letto in una camera in condivisione, un armadio personale, l’uso di un bagno comune, la sala tv, l’uso della lavatrice.

Il valore aggiunto del dormitorio é la condivisione: ogni sera un volontario si offre per preparare e portare la cena per gli ospiti e il volontario, rendendo la tavola cuore pulsante della casa come luogo di condivisione del pasto, ma anche come luogo dove conoscersi e confrontarsi in un clima di familiarità.

Purtroppo al momento il servizio è temporaneamente sospeso a causa dell’emergenza sanitaria in quanto non era possibile garantire un adeguata accoglienza giornaliera, temporaneamente da marzo 2022 ospita due nuclei ucraini in fuga dalla guerra.

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