La nostra storia

…l’inizio di una lunga storia…

L’Associazione Cielo e Terra costituisce l’evoluzione dell’esperienza di singoli e gruppi accomunati dall’impegno a favore di persone gravemente emarginate e di stranieri. Costituita il 24 gennaio 1997 ha preso avvio promuovendo iniziative di sostegno, solidarietà e di aiuto verso persone segnate e penalizzate dalle vecchie e nuove povertà.

Di fronte all’emergente bisogno di accoglienza sul territorio, nel 1998 abbiamo aperto il dormitorio Casa San Giuseppe. Da allora sono stati più di 90 i volontari che, in maniera diversa, hanno dedicato notti, sere o pomeriggi a Cielo e Terra.

Negli anni sono state promosse 8 edizioni del festival artistico e culturale INCONTRA “IN Legnano CON gli artisti TRA la gente”, che ha costituito un momento di forte sensibilizzazione sia della popolazione che degli enti verso tutte le problematiche legate ad emarginazione, nuove povertà, disagi psichici e sociali. Attraverso l’arte molti artisti con le loro opere hanno portato per le strade di Legnano un messaggio di solidarietà e apertura.

Nel 2004 alcuni volontari e amici dell’Associazione hanno sognato in grande e sono riusciti a realizzare un ambulatorio medico gratuito, accessibile a tutti, anche a stranieri (irregolari e regolari) e indigenti. Ogni giovedì sera dalle 20 alle 22 medici e infermieri prestano un servizio di consulenza medico-sanitaria gratuita. Da allora Ambulamondo e Ambulabimbo non hanno mai cessato il servizio!

 

Oggi l’Associazione Cielo e Terra siamo noi, un gruppo di volontari ed operatori che insieme provano a dare una risposta concreta al bisogno di accoglienza del territorio del Piano di Zona del legnanese (ma non solo).

Non si tratta solo di un letto, di un tetto, di un pasto… ma una rete di persone e servizi che con sensibilità e attenzione mettono il loro tempo libero a disposizione dei nostri ospiti.

Dare risposta ad un bisogno abitativo potrebbe sembrare molto semplice, significa dare ospitalità ad una persona per un determinato periodo di tempo, finché non riesce a recuperare l’autonomia abitativa. In realtà la mancanza di una casa spesso non è il solo problema presente, ma la punta di un iceberg di bisogni correlati, ovvero ciò che emerge in seguito al susseguirsi di problemi magari meno evidenti ma che minano alla base l’autonomia di una persona (dipendenze, problemi familiari, mancanza di rete sociale, disagio psichico…).

I problemi si concatenano quindi in un circolo vizioso che può essere affrontato solo grazie ad una rete forte e diffusa sul territorio in cui un ruolo fondamentale hanno i servizi specialistici quali NOA, SERT, CPS, Servizi Sociali… ma anche gli altri enti di volontariato come le Caritas cittadine, le mense gratuite, Ambulamondo, Servizio docce…

 

Dal 2003 ha preso avvio un nuovo progetto, ad aprile è nata la prima casa di seconda accoglienza per donne, e a novembre una casa per uomini. Da allora gli appartenenti di seconda accoglienza sono saliti a 11.

Ai servizi si affianca un ingrediente «segreto» speciale: la voglia di incontrare, di ascoltare, di accompagnare, di conoscere…la voglia di passare una serata normale, tranquilla, tra ospiti e volontari.