Ucraina – Legnano

lo scoppio della guerra in Ucraina è stato un fulmine a ciel sereno per tutto il sistema di accoglienza europeo, tanto che l’Unione ha valutato di fare ricorso ad una norma specifica mai utilizzata prima per gestire i flussi migratori.

A questa emergenza non potevamo certo sottrarci, così fin da subito l’Associazione ha risposto mettendosi a disposizione degli enti preposti per l’accoglienza.

Da marzo abbiamo quindi avviato diverse strutture destinate a mamme, nonne, bimbi e ragazzi ucraini in fuga dalla guerra.

Ad oggi sono transitate da noi 15 nuclei, per un totale di 47 persone,  hanno trovato in Italia un rifugio sicuro, una casa, una rete di connazionali pronti ad aiutarli, persone disponibili a donare beni di prima necessità, vestiario, e il proprio tempo per farli sentire a casa.

Tutto il territorio si è mobilitato immaginando, progettando e attivando in tempo record soluzioni nuove per gestire al meglio le loro necessità. Un esempio su tutti la disponibilità delle scuole di ogni ordine e grado ad accogliere ed integrare i ragazzi nonostante l’anno scolastico avanzato, e similmente la disponibilità dei medici di base e dei pediatri a incontrare e visitare gli ospiti nonostante non fossero iscritti al SSN, come l’accoglienza delle realtà sportive ad inserire i ragazzi in squadre e corsi gratuitamente.

Per alcune famiglie l’accoglienza in Italia è stata un occasione per fermarsi, per rielaborare la difficile situazione del proprio paese, per riflettere sul proprio futuro nonostante le molte incognite, per cercare di mettere in ordine i pensieri. Alcuni di loro hanno scelto di tornare in Ucraina, nonostante tutto, per stare vicini ai propri padri, mariti e fratelli. Alcuni nuclei invece hanno scelto di provare a spostarsi in altri paesi europei dove poteva essere più semplice trovare lavoro con i loro titoli di studio.

Chi è rimasto ha trovato una calda accoglienza su tutti i fronti, anche l’estate è stata occasione di sperimentare tanti momenti di integrazione e coinvolgimento! Oratori feriali, centri estivi, progetti di integrazione specifici… i ragazzi non si sono certo annoiati!

La ripresa di settembre con il  ritorno a scuola è una nuova sfida per tutti, inizia un nuovo anno scolastico! I ragazzi sono ben inseriti nelle classi e si impegnano molto per accorciare le distanze dati dalla lingua.

Un aspetto fondamentale di questo primo periodo di accoglienza è stata per le famiglie accolte la possibilità di accedere al Servizio Sanitario per ricevere visite esami specialistici e cure.

L’accoglienza prosegue, nuovi nuclei arriveranno a breve e con loro nuove sfide e nuovi obiettivi, ma nel cuore di ognuno resta la speranza della pace.